Il Passito è un vino che si ottiene da una vendemmia tardiva delle uve, che vengono raccolte manualmente, selezionate le uve migliori e lasciate appassire per diversi mesi in graticci e costantemente controllate. In questo processo di disidratazione si ottiene una maggiore concentrazione di zucchero e una diminuzione della componente acida. Rimarrà poi a riposo in barrique.
Già solo versando il Passito, si rimane ammaliati dal suo colore giallo dorato.
Al palato è cremoso, con gusto di confettura, miele e note agrumate.
La scelta degli abbinamenti è abbastanza ampia: da quelli più classici, che si accordano per dolcezza e aromi, a quelli per contrasto che bilanciano l’eccessiva dolcezza.
Il modo migliore per gustare un Passito bianco è di servirlo a una temperatura tra 12°-14°.
L’abbinamento perfetto è la piccola pasticceria secca, biscotti come cantucci o buranèi(dolci tipici veneziani), crostate di marmellata di fichi o crostate di frutta o torte di mele.
Tra gli abbinamenti più particolari troviamo quelli con formaggi come gorgonzola ed erborinati, castelmagno, oppure, con formaggi di lunghissima stagionatura come reggiano 36 o 50 mesi cui il passito lenisce la piccantezza.
Audaci invece sono gli abbinamenti con crostini con paté di fois gras oppure osare con un gelato! Avete letto bene sì, ma solo ad alcune condizioni: gelati alla crema o semifreddi, a patto che vengano serviti a una temperatura tra i 12 e i 15 gradi, Il vino, invece, dovrà essere servito a un paio di gradi in più. Abbinamento per contraddizione perché è necessaria una certa dolcezza, ma poco alcool, per non annullare il gusto del gelato. Ma attenzione! Il vino dovrà essere rigorosamente sorseggiato prima di gustare il gelato e mai viceversa.
E dopo avervi incuriosito con questi suggerimenti non vi resta che provare!